27/07/2024

Obiettivo di qualunque azienda è di fare utile e di accrescere tale utile il più possibile. Spesso si confonde utile con fatturato e si cerca di aumentare il secondo a tutti i costi, purtroppo a volte anche a discapito del primo.
Una crescita felice è quando tutti gli aspetti e componenti una azienda si muovono in modo logico e coerente verso l’obiettivo in modo consapevole, come la nave scuola Amerigo Vespucci quando prende il vento con tutte le vele spiegate ad arte.
Al contrario è come navigare in acque basse con la nebbia.
L’azienda è un organismo complesso composto da entità, quali clienti fornitori e personale, da persone, da strutture più o meno complesse, da regolamenti interni ed esterni e da un mercato di riferimento soggetto a regola di domanda offerta, con delicati equilibri interconnessi tra tutti gli aspetti.
Semplificare troppo, se da un lato aiuta a comprendere una complessità, da un altro lato rischia di farci perdere la connessione con una realtà.
Quando si interviene su un aspetto aziendale inevitabilmente si vanno anche a toccare tutti i punti ad esso collegati come in un domino, ciò non è né bene né male, è un fattore di cui tenere conto, e se ben sfruttato porta vantaggi.
Per parlare di crescita si deve pensare anche a fare investimenti, senza i quali difficilmente possiamo aumentare la potenza di fuoco della impresa.
Se si dispone di mezzi propri il problema è già mezzo risolto, altrimenti si deve accedere al credito.
Va fatto un accurato piano industriale e il conseguente business plan e piano di gestione della tesoreria.
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Crescita felice

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