Marzo 29, 2024

Prescrizione 5 anni dei contributi: nuova sentenza.

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Partite Iva Nazionali, Movimento Consumatori e Camera Civile Salentina segnalano una nuova sentenza del Tribunale di Lecce e ricordano che i contributi Inps più vecchi di 5 anni dovrebbero essere cancellati per legge.

La recentissima sentenza n.3832/2021 del Tribunale di Lecce, sezione lavoro, passata in giudicato nei giorni scorsi (visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Documenti) da l’occasione alle associazioni forensi, di partite iva e di consumatori per ribadire la prescrizione quinquennale dei contributi Inps.
I giudici di Lecce, infatti, nel caso in questione oltre a prendere atto della prescrizione quinquennale dei contributi hanno condannato l’Inps al pagamento delle spese legali.


Sottolineano, infatti, il Presidente di Camera Civile Salentina e Coordinatore Regionale delle Camere Civili di Puglia, l’Avv. Salvatore Donadei e il Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN), Dott. Antonio Sorrento che “Da tempo abbiamo segnalato alle istituzioni due cose semplicissime ormai sancite dalla Corte di Cassazione (sent. Cass. SS UU n.23397/2016), ossia che:
1) La prescrizione dei contributi previdenziali è di 5 anni;
2) L’Inps non può richiedere contributi prescritti e se incassa somme per tali pretese queste devono essere restituite ai contribuenti.
Alla luce di questi semplici principi, abbiamo chiesto più volte al Parlamento di prenderne atto della situazione e di cancellare tali pretese dagli archivi dell’Inps e di Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), in modo da evitare che i contribuenti paghino per sbaglio. Non solo. Con spirito costruttivo abbiamo chiesto in più occasioni maggior dialogo tra cittadini e P.A. ma purtroppo, ad oggi, nessuna risposta è arrivata”.


Continua il VicePresidente nazionale di Movimento Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi “Il nostro lavoro, insieme alle altre associazioni, si muove contemporaneamente in due direzioni perché da una parte continuiamo a sensibilizzare le istituzioni ma dall’altra proseguiamo le nostre battaglie legali al fianco dei contribuenti per far annullare queste pretese illegittime. A tal proposito ringrazio tutti i nostri legali e in particolare l’Avv. Matteo Sances che collabora con le nostre associazioni da anni e che ha assistito il contribuente in questo caso”.

Avv. Matteo Sances

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