Il controllo di gestione previsionale è d’obbligo!
“La potenza è nulla senza controllo”: recitava così lo slogan di una nota marca di pneumatici che ritraeva Ronaldo in equilibrio sopra a Rio de Janeiro o un centometrista ai blocchi di partenza con tacco 12 a spillo ai piedi.
Rende subito l’idea e fa sorridere, ma se trasliamo il concetto dalla tenuta delle automobili alla tenuta dei conti aziendali forse diventiamo più seri e pensierosi.
Si è fatto obbligatorio, per diversi motivi, redigere un rendiconto preventivo sui 12 mesi che si trasformi, man mano, anche in consuntivo.
– Con il principio Ifrs 9 sugli strumenti finanziari, con un notevole impatto sui loro bilanci, gli istituti di credito valutano il rischio creditizio, facendo gli opportuni accantonamenti;
– Con il codice della crisi d’impresa, L. 155/2017, il cui art. 375 ha modificato l’art. 2086 del Codice Civile, l’Imprenditore ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
– Questa legge ha modificato completamente la responsabilità degli Amministratori.
In pratica, senza che sia espressamente scritto, è sancito l’obbligo di istituire un controllo di gestione con previsionale.
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