Certificarsi conviene: sicurezza, parità e risparmio per le PMI

In un contesto economico sempre più interconnesso, attento alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa, le certificazioni ISO 45001 e UNI/PdR 125 stanno progressivamente assumendo un ruolo strategico per le PMI italiane.
Non si tratta più soltanto di adempimenti o strumenti formali: rappresentano vere e proprie leve competitive in grado di incidere sulla reputazione, sull’accesso al credito e sulle opportunità di sviluppo.
La certificazione ISO 45001, focalizzata sulla gestione della salute e sicurezza sul lavoro, è la prima norma ISO a definire un quadro organico per la protezione dei lavoratori. A differenza delle normative di base, che impongono requisiti minimi, questa certificazione introduce un modello proattivo e sistemico che porta l’azienda a identificare e gestire i rischi in modo strutturale, anziché reagire a posteriori agli incidenti.
L’adozione della ISO 45001 implica una visione moderna della prevenzione: promuove la cultura della sicurezza, la responsabilizzazione diffusa, il coinvolgimento attivo dei dipendenti e la tracciabilità dei processi. Ne deriva una riduzione degli infortuni, una maggiore efficienza operativa e, nel medio periodo, un abbattimento dei costi assicurativi e di assenteismo, con benefici tangibili sulla produttività.
Ma oltre alla dimensione interna, la certificazione ISO 45001 agisce come potente segnale esterno. Fornitori, clienti e stakeholder riconoscono nel datore di lavoro certificato un partner affidabile, capace di garantire ambienti sicuri e sostenibili.
Questo si traduce in un vantaggio reputazionale concreto, soprattutto in filiere dove la sicurezza è parte dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance). E il mondo finanziario – che ormai valuta le aziende non solo per i bilanci ma anche per l’impatto sociale – non resterà a lungo indifferente.
Già si osserva una crescente attenzione da parte di fondi di investimento, banche e assicurazioni che, nella gestione dei rischi, privilegiano chi dimostra coerenza con i principi ESG.
In breve tempo, il rating ambientale e sociale delle imprese sarà uno dei parametri per l’accesso al credito agevolato, a premi assicurativi ridotti e a fondi pubblici o europei selettivi.
Per leggere tutto l’articolo:
https://www.simontacchi.net/successo/certificarsi-conviene-sicurezza-parita-e-risparmio-per-le-pmi/
Avete appena letto: https://www.simontacchi.net/successo/certificarsi-conviene-sicurezza-parita-e-risparmio-per-le-pmi/
Potete leggere anche: https://www.simontacchi.net/crowdfunding/la-rivincita-delle-pmi-come-il-crowdfunding-sta-riscrivendo-le-regole-della-finanza/

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano n° 5860/2021 il 26 aprile © 2021. Tutti i diritti sono riservati.
Editore Assopam – www.assopam.it