Le banche rinnovano il loro impegno: nuovo contributo straordinario al Bilancio dello Stato
Decisione unanime dell’ABI: prosegue il contributo straordinario delle banche al Bilancio pubblico per sostenere rilancio economico e coesione sociale.
Il Comitato Esecutivo dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) si è riunito lunedì sera, 13 ottobre, e ha approvato all’unanimità la relazione del direttore Marco Elio Rottigni, incaricato di valutare l’attuazione dell’accordo dello scorso anno riguardante un contributo aggiuntivo da parte delle banche al Bilancio dello Stato per sostenere la ripresa economica. (Finanza Repubblica)
L’associazione ha anche deliberato — sempre all’unanimità — di proseguire, in via straordinaria, con contributi pluriennali (cioè spalmati su più anni), secondo lo schema già definito nel 2024, per coniugare sostegno all’economia e impegno sociale. (Borsa Italiana)
Il contesto e le ragioni del contributo
L’ABI già nel 2024 aveva stretto con il Governo un’intesa volontaria per un “contributo straordinario” da parte del sistema bancario, articolato su più esercizi, per sostenere le finanze pubbliche senza ricorrere a nuove imposte dirette. (QuiFinanza)
Con la decisione odierna, le banche riaffermano non solo la disponibilità a collaborare con lo Stato, ma anche il principio che ogni apporto debba essere concertato e non imposto unilateralmente. (ANSA.it)
Il Ministero dell’Economia, nella fase di preparazione della legge di bilancio, guarda a queste decisioni come parte integrante delle coperture finanziarie della Manovra 2026. Si fa riferimento a ipotesi di contributi complessivi attesi tra i 4 e 4,5 miliardi di euro provenienti da banche e assicurazioni, anche se la cifra precisa non è stata ancora ufficialmente confermata. (ANSA.it)
Un nodo ancora aperto riguarda le modalità operative: una delle proposte sul tavolo è la riduzione dell’aliquota sulle riserve che gli istituti detengono (come meccanismo alternativo alla “tassa sugli extraprofitti”), misura che tuttavia non ha incontrato pieno favore tra le banche. (ANSA.it)
Reazioni e prospettive
Dal mondo politico si registrano segnali di prudenza: il Governo preme per definire rapidamente i dettagli della Manovra entro i vincoli europei, mentre alcune forze politiche spingono per aumentare il contributo fino a 5 miliardi, in contrasto con il no delle banche a imposizioni forzate. (Conquiste del Lavoro)
Nel mondo produttivo, alcuni commentatori hanno salutato positivamente l’impegno delle banche come gesto di solidarietà istituzionale. Tuttavia, le associazioni bancarie insistono che ogni intervento debba preservare la stabilità del sistema e non compromettere la redditività degli istituti. (Opinione)
Nei prossimi giorni il Governo e l’ABI proseguiranno il dialogo tecnico per definire cifre precise, soggetti coinvolti, tempistiche e modalità operative. Il contributo deciso oggi, se confermato, sarà probabilmente inserito come parte delle coperture della manovra finanziaria da approvare entro la scadenza per l’invio a Bruxelles. (ANSA.it)
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Articolo pubblicato dall’imprenditore e Operatore Finanziario Raffaele Tafuro, Presidente Nazionale Assopam (Associazione Professionisti, Agenti e Mediatori Creditizi), già delegato nazionale Fondazione Enasarco, Amministratore Unico Credismart A.A.F. srl mandataria Deutsche Bank Easy spa.
Esperto del settore del credito e della mediazione finanziaria. Docente per l’aggiornamento professionale OAM e IVASS, noto per le sue lotte per la riforma del credito e le sue critiche alle normative italiane ed europee nel contesto del mortgage credit.
Rappresentante d’interesse Assopam, alla Camera dei Deputati e all’Unione Europea per la tutela e la difesa di aziende e consumatori. Ha pubblicato migliaia di articoli e collabora con le migliori testate giornalistiche.
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