09/11/2025

Come gestire le insolvenze dei clienti in una PMI

Come gestire le insolvenze dei clienti in una PMI
Come gestire le insolvenze dei clienti in una PMI

Gestire le insolvenze dei clienti è una delle sfide più delicate per una piccola o media impresa. Non si tratta soltanto di un problema di liquidità o di recupero crediti, ma di un aspetto cruciale che riguarda la solidità organizzativa e la credibilità dell’azienda sul mercato.

Avere una procedura chiara, condivisa tra l’area amministrativa e quella commerciale, significa proteggere la continuità aziendale e rispettare gli obblighi previsti dagli “adeguati assetti organizzativi” richiamati dall’articolo 2086 del Codice Civile e dal Codice della Crisi d’impresa introdotto con il D.Lgs. 14/2019.

Un aspetto poco considerato è che spesso le insolvenze non arrivano da clienti occasionali, bensì da quelli storici, proprio quelli di cui ci si fida maggiormente. Le statistiche confermano questa dinamica: analisi condotte da Cribis D&B e da Cerved indicano che oltre il 60% dei ritardi nei pagamenti deriva da clienti consolidati.

È la cosiddetta “trappola della fiducia”, che spinge l’imprenditore o il commerciale a soprassedere di fronte a un mancato pagamento, convinto che il cliente regolarizzerà la situazione spontaneamente. Ma un ritardo, se non affrontato subito con chiarezza, rischia di trasformarsi in un vero e proprio insoluto, con effetti diretti e spesso gravi sulla liquidità aziendale.

Questo fenomeno è reso ancora più rilevante dal fatto che in Italia i tempi medi di pagamento effettivo sono di circa 52 giorni, a fronte dei 30 previsti dal D.Lgs. 231/2002 che ha recepito la Direttiva europea sui ritardi di pagamento. Per le PMI, che vivono di cassa e non dispongono di riserve finanziarie strutturate, l’impatto può diventare critico.

Per tutelarsi è necessario disporre di una procedura interna ben definita, che guidi con coerenza e gradualità sia il reparto commerciale sia quello amministrativo. Quando un cliente non rispetta una scadenza, è utile che il primo approccio venga gestito dal commerciale, che mantiene un rapporto più diretto e informale con il cliente e può contattarlo per un richiamo cordiale ma fermo.

Se il pagamento continua a non arrivare, deve subentrare l’amministrazione con un sollecito formale, inviato tramite canali tracciabili come PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno.

Questo passaggio è essenziale non solo per dare un segnale di serietà, ma anche per creare la base probatoria necessaria qualora si rendesse indispensabile un’azione giudiziaria.

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Come gestire le insolvenze dei clienti in una PMI

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