09/11/2025

BAPR condannata Stop ai costi esosi per il rilascio dei documenti bancari

BANCA POPOLARE RAGUSA

Il Tribunale di Ragusa ha emesso una sentenza destinata a fare scuola in materia di diritti dei clienti bancari. Con decisione del 18 settembre, i giudici hanno respinto l’opposizione presentata dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa (BAPR) contro il decreto ingiuntivo ottenuto da una cliente azionista, condannando l’istituto anche al pagamento delle spese legali.

La vicenda nasce dal rifiuto della banca di consegnare, entro i termini previsti dall’art. 119 del Testo Unico Bancario (TUB), la documentazione contrattuale richiesta dalla cliente, subordinandone il rilascio al pagamento di 192 euro. Una cifra giudicata “eccessiva e ingiustificata” dal Tribunale, che ha ribadito come il diritto di accesso ai documenti non sia subordinato a un rapporto sinallagmatico con i costi di produzione.

> “È una sentenza che pone fine a un comportamento che abbiamo combattuto per annispiega l’Avv. Elisabetta Freni, delegato Adusbef per Catania e Ragusa –. All’inizio del caso BAPR venivano richieste somme esorbitanti per il rilascio, anche in formato digitale, dei documenti contrattuali. Questo scoraggiava i clienti dal verificare i propri diritti. Il Tribunale di Ragusa ha accolto pienamente la nostra tesi, mettendo la parola fine a un’interpretazione errata delle norme.”

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La decisione rappresenta un importante passo avanti per i risparmiatori coinvolti nella complessa vicenda delle azioni BAPR, che negli ultimi anni ha visto migliaia di famiglie impegnate a tutelare i propri diritti attraverso comitati e associazioni.

Con questa pronuncia, si rafforza il principio secondo cui le banche devono garantire trasparenza e collaborazione ai clienti, senza frapporre ostacoli economici sproporzionati.

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